L O C V S
Nella valle
ove oggi sorge lanfiteatro, sotto
diversi metri di sabbia e limo, si trova uno strato di argilla compatta. In tempi
preistorici il livello del suolo era molto più basso di oggi, di circa 10-15 metri,
e nella depressione si raccoglievano acque piovane e di sorgente. A seconda delle stagioni
nella pianura si formava quindi un laghetto, o una palude. Da lì
le acque dellemissario raggiungevano poi il Circo Massimo ed il Tevere.
Perforazioni eseguite nella Piazza del Colosseo hanno rivelato che il luogo era stato bonificato sin da epoca arcaica, con una cloaca che conduceva le acque sino alla valle del Circo Massimo. La mappa a destra mostra i luoghi delle trivellazioni (T) e la figura sottostante i risultati ottenuti. Il luogo era abitato sicuramente almeno dalletà repubblicana, poiché intorno alla valle sono stati ritrovati resti di numerosi edifici di quellepoca, che furono espropriati e demoliti dopo l'incendio del 64, quando Nerone volle realizzarvi la sua prima residenza (la Domus Transitoria) ed il lago, circondato da giardini, di cui abbiamo testimonianze scritte.
La scelta del luogo naturalmente umido ed infossato tra i colli della città -
offriva vantaggi ma presentava anche difficoltà per la costruzione dell'anfiteatro. Se il
drenaggio del sito poneva uno dei maggiori problemi, tuttavia, appena sotto il fondo del
lago di Nerone si poteva raggiungere lo strato argilloso impermeabile adatto a gettare le
fondazioni. Anche scavando sino a quella quota, il fondo dellarena sarebbe rimasto
circa 10 metri sopra il livello della fogna (Cozzo), garantendo un buon drenaggio.
Inoltre, se si fossero elevate le fondazioni al di sopra del fondo del lago, si sarebbe
potuto ridurre lenorme lavoro di sterro necessario per la gettata, sostituendolo con
un rinterro delle fondazioni, considerato più agevole. Vedremo infatti come il rinterro
fu realizzato sia con terra di riporto che con i resti degli edifici circostanti, che
vennero abbattuti.
La prima cartina in alto a destra (da Storia della Città, di L. Benevolo) mostra la valle del Colosseo come era prima della bonifica in età arcaica. Si nota il ruscello che proviene dalla destra e alimenta il laghetto tra le colline. Nell'angolo in alto a sinistra l'area della Domus Aurea è contrassegnata in nero, all'interno delle mura cittadine. I rettangoli rossi marcano il tempio di Claudio, e sono un riferimento per l'orientamento delle cartine. L'altra mappa è una carta fisica del suolo di Roma, di L. Kraatz e rappresenta lo stato della valle nel 18º secolo.