Figuranti

La prima delle notizie riportate – dalla stampa o da internet – è del 2002. Ora siamo nel 2023 ma, come potete vedere da quanto riportato di seguito, questo problema è ancora tale dopo 21 anni. È così triste che nulla cambi in questa città…

settembre 2002
Alcune persone a Roma si guadagnano da vivere fingendosi “soldati romani” in giro per il Colosseo, chiedendo soldi ai turisti se vogliono farsi fotografare con loro.
Molti anni fa ho iniziato a notare questi signori vestiti da soldati romani, che facevano rumore per attirare l’attenzione dei turisti.
All’inizio erano un paio, l’anno successivo quattro o cinque, ora c’è una legione (comprese donne che si atteggiano a “matrone” e personaggi più anziani in toga come senatori) e ci sono stati anche casi di lotte territoriali. Infatti, uno dei centurioni è stato recentemente arrestato perché la sua spada di metallo (un oggetto di scena) era considerata un’arma proibita.
La tariffa per il servizio dipende molto dalla provenienza dei turisti. A giapponesi e americani a volte viene chiesto di più, per la loro capacità di spesa e anche perché sono imbarazzati quando discutono troppo a lungo sui prezzi.
Una volta ne ho visti un paio al bar della stazione della metropolitana, il che è stato davvero uno spettacolo strano. Insomma, un soldato romano che beve un cappuccino e fuma la sua sigaretta! Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica…
Sembra che 40 di queste persone abbiano formato un’associazione, che comprende centurioni, gladiatori e persino imperatori (probabilmente includendo anche alcune mogli), chiedendo il riconoscimento ufficiale e, alla fine, un posto fisso.
La notizia è che il Comune di Roma, a partire dalla fine dell’anno, vuole rilasciare una licenza ufficiale con un titolo che in lingua italiana suona come “figurante”, che è il nome che a Cinecittà (la Hollywood di Roma ) viene assegnato alle comparse. Gli aspiranti gladiatori dovranno superare un esame che preveda una certa conoscenza dell’inglese (comprerei anche il latino, ma ammetto che sarebbe troppo) e dovranno far pagare un prezzo fisso per la foto.
Non è forse progresso?

Ho riportato quelle notizie nel 2002. Ora scrivo nel 2023 ma, come potete vedere da quanto riportato di seguito, questo problema è ancora un problema dopo 21 anni. È così triste che nulla cambi in questa città….

Roma, marzo 2003
Tumulto tra i gladiatori in posa per i turisti; circa cinque di loro sono stati fermati perché è scoppiata una rissa, forse per motivi territoriali. Ora i “figuranti” dovrebbero avere una licenza rilasciata dal comune, il loro abbigliamento dovrebbe essere certificato e dovrebbero chiedere 5 euro per posare. I gladiatori non hanno rivelato i motivi del loro combattimento: alcuni di loro, intervistati, hanno affermato di essere tutti in rapporti amichevoli. I figuranti arrivano al mattino, si cambiano in macchina o nei bagni della stazione della metropolitana, e restano sul posto tutto il giorno.

aprile 2012
“Lavoriamo al Colosseo, dateci regole certe, noi restiamo qui”. Esplode nuovamente a Roma la protesta dei centurioni che hanno occupato il Colosseo salendo al secondo anello del monumento. I figuranti avevano già occupato l’Anfiteatro Flavio prima di Pasqua: protestano contro la decisione di allontanarli dalle aree archeologiche.
Al momento sono due i centurioni che hanno scalato il Colosseo, sempre nel secondo anello, ma a pochi metri di distanza dal posto occupato sabato scorso. In piazza ci sono tutti i loro colleghi che criticano l’operato della Soprintendenza dello Stato. “Le cose erano andate bene all’incontro con il Campidoglio di martedì – racconta Davide Moscato, uno dei rappresentanti delle comparse -, ma poi ieri quelli della Soprintendenza non si sono nemmeno presentati all’incontro. La questione però è che il presunto regolamento che ci obbliga a stare alla larga dal Colosseo proprio non ci conviene. Devono permetterci di lavorare accanto a quei monumenti dove la figura del centurione ha un senso. Non possiamo andare sulla Colombo o sulla Tuscolana”

25 SETTEMBRE 2015
Roma, al Colosseo i ‘gladiatori’ insultano pesantemente un giornalista romeno. Centurioni maleducati, scurrili e minacciosi. Alcuni “centurioni”, le comparse che si fanno pagare davanti al Colosseo per fare foto con i turisti, sono sotto accusa per un servizio della tv romena Kanal D che li dipinge come attaccabrighe e truffatori. Nelle immagini si vede un giornalista alle prese con alcuni gladiatori che prima chiedono 30 euro per una foto poi, dopo che il cronista tira fuori un portafogli pieno di banconote, ne chiedono 100. Quando il giornalista si rifiuta, escono insulti pesanti: “Romeni di m…, “testa di c…” e anche un sibilato “ti picchio” dopo aver mostrato le parti intime come gesto di sfida. Il tutto ripreso dalle telecamere di Kanal D.

8 SETTEMBRE 2017
Ha ragione il sindaco Raggi a bandire i centurioni dal Colosseo: il ricorso viene rigettato. Il Consiglio di Stato oggi ha rigettato il ricorso presentato da un ristretto gruppo di centurioni. Il TAR del Lazio aveva già rigettato il ricorso contro l’ordinanza anti-centurioni del sindaco di Roma. 

4 aprile 2019 – Divieto di comparse al Colosseo
Il provvedimento, che avrà validità fino al 30 giugno 2019, “riguarda l’intero territorio del centro storico compreso nel perimetro riconosciuto come sito Unesco. L’obiettivo è tutelare il patrimonio artistico, storico, monumentale e garantire la fruibilità e la vivibilità del patrimonio culturale da parte di turisti e cittadini, garantendo decoro e sicurezza”.
Le comparse vestite da antichi romani chiedono dai 20 ai 50 euro per una foto, a volte imposta ai turisti. A volte si sono anche resi responsabili di attacchi contro chi non soddisfaceva adeguatamente le loro richieste economiche. Il 31 marzo è scaduta l’ordinanza firmata dal sindaco a inizio gennaio, atto concepito come provvisorio, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo regolamento dei vigili urbani che vieta l’esistenza di figure come i “gladiatori” a tempo indeterminato. O definitivamente.

08/05/2019 Arrestato un italiano di 26 anni.
È successo ieri sera al Colosseo quando alcuni studenti svizzeri, in vacanza nella Capitale, si sono avvicinati ai cosiddetti “centurioni romani”, chiedendo loro di scattare una foto ricordo. Quando uno dei ragazzi ha tirato fuori il portafogli per pagare i 5 euro richiesti, uno dei “centurioni” ha abilmente sfilato il contenuto del portafogli: 80 euro in banconote da 50, 20 e 10 euro, poi riposti dentro un sacchetto rosso nascosto sotto il suo mantello. Quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato “San Lorenzo” e “Porta Pia” sono giunti sul posto per un controllo, il “soldato romano”, che li aveva visti arrivare, si è affrettato a restituire alla vittima una banconota da 20 euro, precisando che i restanti 60 euro erano stati consegnati dallo studente ad altre due figure che nel frattempo se n’erano andate. Il ladro ha rifiutato di essere perquisito e ha iniziato a urlare contro gli agenti.
Accompagnati negli uffici del commissariato San Paolo, durante la perquisizione i poliziotti hanno trovato, nella borsa nascosta sotto il mantello, due banconote, una da 50 e l’altra da 10 euro. Un testimone ha anche confermato di aver visto il “centurione” prelevare i soldi dal portafogli del ragazzo. Al termine delle indagini S.G., 26enne romano, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà per furto aggravato.

14 settembre 2022 Prima la foto, poi l’attentato: centurione arrestato al Colosseo
Minacce e aggressioni fisiche contro due turisti. Per il “centurione”, arrestato, è stato emesso il provvedimento di espulsione che avrà una durata di 3 anni I “gladiatori” sono una delle principali attrazioni di Roma, vicino al Colosseo e vicino ai principali luoghi di interesse della Capitale. Ma a volte sono anche protagonisti di fatti di cronaca, come è accaduto a un centurione di 43 anni arrestato durante uno dei servizi di controllo anti-abuso. Come riporta Repubblica, l’uomo ha preteso 40 euro da due turisti che avevano scattato due fotografie. Il centurione è stato individuato grazie alla segnalazione di alcune persone presenti e fermato in zona Colosseo dai carabinieri del commissariato Celio. Martedì mattina il tribunale ha convalidato l’arresto: l’accusa è estorsione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il “centurione”, dopo essersi fatto immortalare accanto alla coppia di turisti venezuelani, avrebbe preteso 40 euro.
“Pretendeva venti euro per ogni foto scattata”, la testimonianza della coppia. I due visitatori si rifiutarono di erogare il denaro richiesto ma, dopo una serie di minacce e insulti, tra cui anche qualche strappo, decisero di consegnare il denaro al centurione. Per fortuna l’intervento degli agenti è stato provvidenziale. Per il “centurione” è stato emesso il provvedimento di espulsione che durerà 3 anni, essendo residente fuori dal comune di Roma. 

8 dicembre 2022
Minacce ed estorsioni, ma anche illeciti e percosse all’ombra del Colosseo. Dopo l’arresto di 3 centurioni avvenuto la scorsa settimana, adesso due “saltafila”, con un passato da “gladiatori” e con vari precedenti penali, sono finiti in manette. Si sono rivolti alle guide turistiche del parco archeologico e le hanno minacciate: se volevano continuare a lavorare e a vivere, dovevano pagare una percentuale per ogni persona che visitava l’anfiteatro più famoso del mondo. Questa illegalità persiste ai piedi del monumento; se ne sono dovuti occupare quasi tutti i consigli comunali e non si è mai realmente risolta, tra ordinanze, divieti non rispettati e ricorsi al Tribunale amministrativo. Tanto che uno degli indagati, stracciando il verbale di multa, si è vantato di non aver mai pagato nulla, nonostante i reati che aveva commesso.

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