300.000 gatti
vivono nella città eterna: 180.000 nelle case e 120.000 nelle strade. L’ultimo censimento, eseguito per conto dell’Ufficio per i Diritti degli Animali della capitale, ha contato 4.415 colonie con 55.725 felini.
I gatti a Roma sono ovunque: possono essere giustamente considerati cittadini e simbolo della città. Una legge regionale stabilisce che un gruppo di oltre 5 gatti costituisce una colonia nell’habitat naturale urbano, ed è protetta dalla legge.
Gli animali hanno diritto a cibo, riparo e protezione, e non possono essere allontanati. In cambio, devono accettare regole igieniche e … la sterilizzazione. Questa misura ha lo scopo di tenere sotto controllo la popolazione felina, così che possa prosperare. I romani in genere amano i gatti, perché sono eleganti, inoffensivi, puliti e poi tengono lontano i ratti, ma talvolta non sono benvisti, e vi sono dei criminali (adesso è un crimine) che li avvelenano o li battono.
A Roma vi sono migliaia di persone che sfamano, curano e sterilizzano i gatti. La figura della gattara, così com’è chiamata a Roma, è tradizionale, ma vi sono anche molti uomini. Un’associazione di amici dei gatti, l’ARCA, conta 1.000 membri, e come esempio del fenomeno sociale, guardate questo sito.
IL Colosseo è abitato da circa 200 gatti, che sono tra i più felici e sani della capitale. Una delle gattare che li ciba appare nella foto sopra. E’ una donna molto timida che chiama i suoi amici per nome. Come vedete, i gatti non ricevono solo cibo in scatola, ma anche fegato e frattaglie fresche, e tanto affetto.